A.S.D. Valtidone

 

     30 Ottobre 2012

Intervista al nuovo Dirigente

Maurizio Radicelli

 

 

Maurizio Radicelli, è entrato recentemente nello Staff Dirigenziale dell'ASD Valtidone.

nella foto è con il figlio Giovanni, punto di forza della squadra Esordienti.       

 

                                                                                                                                                                                                                        

"Ho riscoperto il senso di appartenenza

a un gruppo che ha la stessa passione,

e il senso di amicizia che la vita fa perdere"

 

"Quando vado sul campo

  mi sento sempre molto bene"

 

 

Maurizio, la tua entrata in società all’ASD Valtidone  è coincisa con tante iniziative, di cui tra l’altro sei stato un ispiratore e propulsore. Cosa ti ha spinto a metterti in gioco con la Valtidone?

"Il motivo principale è la passione che ho per questo Sport, che mi è stata tramandata da mio padre, anche lui Dirigente ai tempi della Pianellese, e poi la voglia di provare a mettere in pratica delle idee che avevo e altre che ho.

Voglio ringraziare tutta la società che mi sta dando questa fantastica opportunità"

 

Nuovo ValtiBar, nuova copertura, nuova scuola calcio, nuova squadra femminile, cosa hai ancora in serbo da proporre ?

"Sono tutte iniziative nate all'interno della Valtidone, che abbiamo studiato e realizzato tutti insieme, Dirigenti ed amici.

 Un paio di altre iniziative le stiamo elaborando, come ad esempio L'"ASD Valtidone in festa" , da realizzare nel nostro Centro Sportivo, un misto di musica e giochi (sportivi e non) per tutti, grandi e piccoli. Oppure il "Valtidone Camp", una settimana di calcio per i ragazzi che vorranno partecipare, guidati da tecnici qualificati.  Le idee ci sono, ci lavoreremo, accettiamo suggerimenti e disponibilità "

 

Cosa diresti se in questo momento tu stessi parlando con qualcuno che ti chiede:  perché hai ritenuto giusto impegnare il tuo tempo libero per un’attività di volontariato come questa?

"Gli direi che fare contemporaneamente ciò che ti piace e ciò che può essere utile agli altri è appagante.

In più ho riscoperto il senso di appartenenza ad un gruppo che ha la stessa passione e il senso di amicizia, che la vita a volte ti fa perdere"

 

Hai mai pensato in questi mesi: “ma chi me l’ha fatto fare, potevo starmene tranquillo senza impegni” ?

"No, nessun ripensamento.  Anzi, forse a questo punto della mia vita era la possibilità che cercavo, e che ho subito preso al volo e a piene mani.

Devo dire che al campo mi sento sempre molto bene"

 

Essendo entrato da poco la tua opinione dovrebbe essere molto obiettiva e preziosa, avendo visto le cose con occhi da “esterno” fino a poco tempo fa e ora con occhi da Dirigente : cosa funziona bene nella Valtidone  e dove possiamo migliorare?

"Si, la fortuna di essere Genitore di un figlio che sta facendo la sua strada negli "Esordienti" e il privilegio ora di essere anche Dirigente mi hanno aperto la visuale a 360 gradi.

 Ho partecipato ad incontri e dibattiti sul Settore Giovanile dove le linee guida sono un pò diverse dal modo di pensare di un Genitore, che è più portato all'egoismo individuale.

 Abbiamo la fortuna di avere una società attenta e presente, che ha deciso di investire sui giovani, affidandoli ad uno staff di allenatori e accompagnatori qualificati e selezionati dal punto di vista tecnico ed umano. 

Le cose da migliorare ci sono sempre, sia dal punto di vista organizzativo che di gestione, ma a volte non dipendono solo dalla società.  Mi riferisco alla necessità di creare una Sede Sociale della quale siamo sprovvisti. Questo ci obbliga a fare riunioni con i genitori, ad avere la Segreteria e parte del magazzeno negli spogliatoi.

E' un forte disagio per una società che gestisce ormai circa 150 tesserati."

 

Da ragazzo hai militato nella Pianellese, da cui è nata, nel 1996, la Valtidone. Raccontaci qualcosa dei tuoi trascorsi nelle giovanili di allora. Cosa è cambiato?

"Il calcio nei suoi aspetti 'emozionali' non è cambiato.

 Mi ricordo la prima convocazione al 'San Maurizio' con Gianni Fusonerini, nostro allenatore ed educatore.

 Le trasferte tutti insieme su un pullmino Fiat blu, l'emozione della partita.

 Però nel calcio di oggi si allena maggiormente l'agonismo e meno la tecnica individuale, e questo mi dispiace perchè la 'confidenza' con il pallone non è mai troppa.

 Conta più il risultato che il bel gioco, insomma trovo il calcio cambiato insieme ai suoi interpreti."

 

Che idea in generale ti sei fatta del Calcio Dilettantistico e Giovanile attuale ?

"Il calcio Dilettantistico, come quello Professionistico, è gestito da uomini, e ognuno ha il suo stile e il suo credo.

 Io penso che il movimento dei Dilettanti sia trainante per il calcio, basti pensare a tutte le persone che prestano la loro opera volontaria, fondamentale per lo svolgimento dei Campionati, ai Presidenti e agli Sponsor che permettono  la creazione dei Settori Giovanili impegnando risorse anche corpose, ai Tecnici, al personale di conduzione dei centri sportivi che lavorano duro solo per passione ,e questo è il calcio vero."

 

Come vivi tu, a livello emotivo,  le partite ? (della tua squadra, della Valtidone, di tuo figlio) 

 

"Penso di essere obiettivo sia nelle vittorie sia nelle sconfitte.  E comunque cerco di vedere sempre le cose in  modo sereno.

 Le partite di mio figlio Giovanni le seguo sempre, e mi piace quando vedo che gioca per la squadra e non per se stesso.

 Questo spirito, se applicato da tutti nella squadra,  fà veramente la differenza in campo."

 

1-  Ti sei fatto notare per la tua intraprendenza, cioè  non aiuti passivamente  (tipo: ditemi cosa c’è da fare)  ma invece proponi, sembri avere traguardi in mente.

Hai un sogno ? ce lo vuoi dire ?

 

"Diciamo che non sono in realtà un 'sognatore', preferisco pensare e occuparmi delle cose fattibili e concrete.

 E ritorno allora alla necessità di una nuova Sede Sociale, e a tal proposito invito la nostra Amministrazione che già ci è vicina con il Sindaco Dott. Gianpaolo Fornasari, a non avere paura di fare qualcosa in più per i giovani della Valtidone, soprattutto in questi momenti di scollamento sociale.

 Noi come società di calcio la nostra parte la stiamo facendo."

 

Quale è l’aspetto che da quando fai parte della Valtidone ti ha dato più soddisfazione?

"La cosa più soddisfacente di questi pochi mesi del mio impegno è sicuramente l'affinità di vedute che alla fine mette tutti d'accordo.

 La voglia di condividere e migliorare che la dirigenza attuale ha, permetterà all'ASD Valtidone di 'fare calcio'  in maniera sana e garantita.

 Forza Valtidone."

 

 

Consigliere - Radicelli Maurizio